IL FESTINO DI SANTA ROSALIA - DI SANTI LO CURCIO

Ogni festa in onore del Santo Patrono ha una sua storia, una sua leggenda e una sua rappresentazione sacra.
Riportare, sia pure succintamente, gli avvenimenti più significativi che si sono svolti nel corso del tempo ad iniziare dal primo Festino, sarebbe troppo lungo. Tuttavia è bene sapere che il simbolo della festa è dato, fin dal suo primo apparire nel 1686, dal carro trionfale che nel corso dei secoli ha subito diverse variazioni, vuoi per la fantasia dei vari architetti che ne hanno curato la realizzazione, vuoi per il mutare dei tempi.
La tradizione di fare girare il carro trionfale per le vie della città di Palermo in onore di Santa Rosalia, nel mese di luglio a perenne ricordo del miracolo avvenuto in occasione della peste del 1624, non sempre si è potuta rispettare per varie vicissitudini quali ad esempio: nel 1837 a causa di una epidemia di colera; nel 1848-49 in conseguenza della rivoluzione anti borbonica; nel 1858 per i lavori di pavimentazione che interessarono il Cassaro.
Rimane memorabile il Festino del 1924, anniversario del terzo centenario del ritrovamento delle reliquie, dopo di che vi furono decenni di interruzione.
Dal 1974 la tradizione è stata ripresa e non ha subito interruzioni fino ai giorno nostri, grazie ad una maggiore e sempre crescente disponibilità dell'Amministrazione Comunale che ne ha più arricchito la spettacolarità.
Al fine di dare un'idea di come fossero realizzati i carri in passato, si riporta, qui di seguito, la descrizione storica tramandataci da Pitrè:
" Dal basso all'alto, da tutti i lati, erano rappresentati i più bei tratti della vita della Santa.
Qua Rosalia che abbandona la Corte di Sinibaldo suo padre; là l'aspre vita di penitenza che Ella mena sul Pellegrino; altrove l'apparizione del demonio tentatore; l'angelo che la rassicura e le addita la croce; e il cacciatore Vincenzo Bonello che s'imbatte nell'angelica figura della Vergine, dalla quale ha rivelato il luogo dove giacciono le ceneri di Lei; ed il ritrovamento di esse alla presenza dell'Arcivescovo e del Senato di Palermo; ad altri fatti particolari della devota legenda... in cima al carro spiccava nella sua sveltezza la figura della Santa, dalle candide vesti, dal capo coronato di rose (Rosalia), dal volto raggiante di bellezza, che torreggiava sopra i più alti fabbricati del Corso; ed aveva intorno ai piedi, una miriade di angeli sorretti dalle nuvole ".
La luminosa presenza di Santa Rosalia splende tutt'oggi nei cuori e nell'anima dei palermitani sebbene siano trascorsi circa nove secoli dal suo folgorante apparire. La fervente fede che ella ha determinato si tramanda di generazione in generazione e continua ad essere profondamente sentita per cui Santa Rosalia ed il suo Festino fanno parte della tradizione popolare di Palermo.
E noi palermitani per sempre grideremo:

 

" VIVA PALERMO E SANTA ROSALIA "